sabato 14 agosto 2010

R(O)CK OWENS









Da uno stilista californiano ci si aspetterebbero bikini e abiti che coprono poca pelle.
Invece Rick Owens non (si) scopre.
Egli veste le sue donne con linee semplici, dritte, curve, scure, rock, quasi a volerle trasformare in cattedrali gotiche.
Sembrano soldatesse, eroine del terzo millenio.
Fa moda, ma a modo suo.
Va controcorrente, e fa bene.
Nelle sue collezioni non ci sono pizzi rosa e fiorellini che ci fanno sognare, ma pellicce wild e tanto, tanto grigio.
Giusto per darci una visione un po' più disincantata della realtà. 
Perché, e questo lo sappiamo bene, il nostro non è tempo per sognare.  

venerdì 6 agosto 2010

filosofia della moda


 
                                                      





La moda ci piace, inutile ribadirlo. 
Ma se chiedete a cento persone cosa credono sia la moda, probabilmente la maggior parte non è in grado di rispondere.
Tutti noi siamo attratti e guidati dalla moda e spesso anche suoi schiavi, perché, anche se molti  non lo sanno, la moda, per quanto libera e creativa possa sembrare, segue dei meccanismi ben precisi per affermarsi.
La moda è effimera, ciclica e spesso futile. 
Ma è anche per questo motivo che è importante, perché conoscendone la natura possiamo conoscere questa realtà superficiale in cui viviamo e comprendere meglio i cambiamenti degli ultimi decenni, di cui la moda è specchio e motore. 
Una donna che aveva quarant'anni nel 1900 si vestiva decisamente diversamente da una che aveva la stessa età nel 1960 e l'immagine di entrambe è  molto diversa dall'odierna immagine di una quarantenne in carriera.
E l'immagine è diversa perché la donna è cambiata, è cresciuta, ha acquisito più diritti (anche se ha sempre molti, troppi doveri e compiti), si è emancipata e liberata dal comando del sovrano assoluto uomo-marito.
Di tutto ciò ci parla il quarantenne filosofo norvegese Lars Fr. H. Svendsen in Filosofia della Moda, edito da Guanda. 
In questo libro egli è in grado di citare nella stessa pagina Margiela e Kant, Simmel e Zara, e grazie ad un sapiente miscuglio di filosofia, letteratura, arte e moda ci spiega, in modo assolutamente comprensibile, tutti i meccanismi che regolano la moda e, di conseguenza, il mondo in cui viviamo, compriamo e respiriamo.      
Così facendo ci renderemo conto che ciò che compriamo nella maggior parte dei casi non è scelto da noi, ma da altri, e forse potremo essere consapevoli di essere pupazzetti omologati e tentare di ribellarci creando uno stile nostro. 

giovedì 5 agosto 2010

rain boots

La pioggia è bella. 
E' bella perché non ti fa sentire in colpa se resti sul divano avvolta da un maximaglione di cashemere a bere tè verde e a guardare un film, è bella perchè disseta il mondo e rende le città vivibili in un pomeriggio di agosto altrimenti torrido. 
Ecco alcuni rain boots adatti ad affrontare un pomeriggio di shopping!


  • boots in gomma leopardati Stuart Weitzman (yoox.com)
  • boots in pvc con plateau e tacco e calza in cotone tutto Dsquared2 (dsquared2.com)
  • boots in pvc fantasia con suola in gomma Missoni (yoox.com)
  • boots in gomma total white Cafè Noir (yoox.com)
  • boots in pvc orange con suola in gomma Regina Regis (yoox.com)
  • boots con stampa pizzo Valentino (valentino.com)
  • boots in pvc con suola in gomma e zip Moncler (yoox.com)

daily trash

Gironzolando per la città capita di vedere abiti e/o accessori imbarazzanti.
Ecco alcune cose che dovrebbero a mio parere essere eliminate dal commercio!
crocs shoes



non ti ricordi di avere visitato una città senza averlo scritto su una shopper o su una t-shirt?

mercoledì 4 agosto 2010

sun and beauty

E' estate, in città fa caldo, troppo caldo. 
C'è bisogno di scappare, e la meta preferita di molti è il mare. 
Io, causa pelle troppo chiara, non amo prendere il sole, ma il mare, se vissuto a piccole dosi, mi piace. Il rumore delle onde mi calma, mi fa sentire parte di un ciclo, di un qualcosa di grande.  
Al sole cocente c'è un'unica soluzione beauty, una crema con filtro solare molto molto alto!












Per chi invece si sente un po' più lucertola e considera la spiaggia caldissima il proprio ambiente ideale, niente fa risaltare l'abbronzatura più dell'ultima collezione beauty di Chanel, Les Pop-Up!








La nuova linea, in commercio in edizione limitata da maggio, è composta da 

  • 3 smalti della lineae Le Vernis
  • 3 nuovi rossetti della linea Rouge Allure
  • 2 lip gloss della linea Gloss Fluo De Chanel
  • 1 lip gloss delle linea Lévres Scintillantes  
  • 2 ciprie abbronzanti della linea Soleil Tan De Chanel        
Tra tutti questi fantastici 
prodotti il più innovativo è 
sicuramente lo smalto 527 
Nouvelle Vague, esso infatti 
tinge la unghie di un colore 
turchese mare fantastico molto
simile al colore delle Tiffany 
boxes!





martedì 3 agosto 2010

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Intro

Pensare è allo stesso tempo la cosa più difficile e facile del mondo.
Non si può non pensare, si pensa sempre, mentre si è svegli e mentre si dorme, ma pensare , farlo davvero è difficile.
È più semplice allenarsi per la maratona di New York o scalare la Tour Eiffel piuttosto che guardarsi allo specchio e cercare di rispondere alla domanda “ma chi cavolo sono io?”, “che cosa voglio?”.
Trovare quello che nella vita ti scuote l’anima è impossibile, almeno per me.
Per tentare di capire quale corso di studi intraprendere a settembre all’università ho scritto una lista di ciò che mi piace, perché dopo aver lasciato il corso di design di moda l’anno scorso non posso permettermi di sbagliare.
Ecco ciò che mi piace
·         i profumi, Prada ed Hermès sono ai primi posti
·         la moda, non da creare, sennò studierei ancora Design, ma da guardare, toccare, sentire, leggere, vivere
·         le fotografie in bianco e nero
·         i tavolini bianchi, quelli in legno delle case della campagna francese con la vernice rovinata e scrostata
·         la filosofia, il pensare, il porsi domande, anche troppe   
·         i miei cani, Diesel e Luna
·         i cookies

Da questa lista mi pare ovvio che non ho la più pallida idea di che fare, a meno che non esista un corso di studi in cui si passi il tempo a fotografare tavolini bianchi e a comprare profumi.
Non so cosa voglio né tanto meno chi sono, ma so che divorare Vogue per colazione, pranzo e cena mi piace. Mi piace il gioco della moda, il suo potere di cambiare una donna e farla sentire bella, mi piace il fatto che l’abito giusto può nascondere quegli orribili rotolini sulla pancia e il sedere grosso e può farti sentire talmente bene da farti chiedere il numero di telefono al ragazzo che ti piace. Un abito è come un buon bicchiere di vino, ti dà coraggio.